Prelievo di 25 milioni ai comuni non più accettabile

di Luca Pissoglio - Sindaco PLR di Ascona

Ad inizio anno, in piena campagna elettorale cantonale, più di 60 Comuni ticinesi hanno inoltrato l’iniziativa “per comuni forti e vicini la cittadino”. Con questa iniziativa i comuni chiedono l’annullamento del contributo di 25 milioni imposto loro nel 2014, in un periodo difficile per il Cantone, per il risanamento delle finanze cantonali.I Comuni finora hanno sempre pagato senza mai reclamare, poiché è giusto che per il bene del cittadino ci si aiuti nel bisogno. Da tre anni a questa parte fortunatamente il Cantone continua a fare utili e allora la necessità di questo contributo comunale non ha più senso. Ascona, pur condividendone i principi, non aveva firmato l’iniziativa, perché non voleva fosse strumentalizzata in campagna elettorale. Aveva quindi chiesto di inoltrarla a elezioni terminate. Così non è stato, però mi sento comunque, come amministratore di un Comune che versa annualmente 630'000 franchi dei 25 mio, a prendere posizione in questo momento nel quale vengono discussi i preventivi 2020.

In questi anni, oltre a questo contributo il Cantone ha riversato sui Comuni, oltre a una burocrazia che non ha più limiti, moltissimi compiti che prima erano di sua competenza; risultato? Conti in nero per il Cantone e in rosso per i Comuni. Ma non solo: con questi riversamenti ci si sarebbe aspettati almeno che da parte del Cantone ci fosse uno snellimento del suo apparato e  finalmente arrivassero quei risparmi strutturali che attendiamo da anni, e invece no. Preventivo 2020 aumento della spesa corrente di più di 200 mio (+7%)! Ma tranquilli tanto ci sono i Comuni che pagano quando c’è bisogno: vedi ad esempio la TUI che ci è stata tolta da un giorno all’altro e che per Ascona ha significato 2 mio in meno che sono stati coperti metà da 5 punti di aumento di moltiplicatore e metà da risparmi, risparmi che almeno i comuni sono capaci di fare. Ma non basta. Il Cantone, come detto in entrata, continua poi ad incassare arbitrariamente 25 mio dai Comuni malgrado abbia, negli ultimi 3 anni, fatto utili per oltre 300 milioni. E, malgrado l’iniziativa dei comuni, il Cantone nicchia dicendo che si risolverà tutto con Ticino 2020. Voi ci credete? Io no. Basti pensare che al momento dell’inoltro dell’iniziativa, fatto confermato in una risposta ad un’interrogazione a febbraio, il Consiglio di Stato promise di fare un rapporto. Sono passati più di 9 mesi, ma nessun parto! Sarà un parto posttermine o l’ennesimo nascondersi?

Fortunatamente alle ultime elezioni cantonali sono stati eletti molti amministratori comunali dai quali mi aspetto sostegno alle nostre parole. Sarebbe quindi un gesto di distensione per restituire un po’ di serenità nella collaborazione tra Cantone e Comuni quello di annullare questo contributo.

Luca Pissoglio

Die Abschöpfung von 25 mio von den Gemeinden ist nicht mehr tragbar

Anfang Jahr reichten über 60 Tessiner Gemeinden mitten in der kantonalen Wahlkampagne die Initiative „für stärkere, bürgernahe Gemeinden“ ein. Mit dieser Initiative forderten die Gemeinden die Aufhebung des Beitrags von 25 Millionen, der ihnen 2014 in einer für den Kanton schwierigen Zeit zur Sanierung der kantonalen Finanzen aufgezwungen worden war.

Bis jetzt haben die Gemeinden stets ohne zu klagen bezahlt, denn es ist gut und recht, wenn man sich zum Wohl der Bürger gegenseitig unterstützt. Seit drei Jahren erzielt der Kanton glücklicherweise Gewinne, sodass nun dieser Beitrag seitens der Gemeinden keinen Sinn mehr macht. Obwohl prinzipiell mit der Initiative einverstanden, unterzeichnete Ascona die Initiative nicht, weil man nicht wollte, dass sie in der Wahlkampagne instrumentalisiert wurde. Man bat daher, diese erst nach Abschluss der Wahlkampagne einzureichen, was jedoch nicht geschah. Und doch möchte ich als Verwalter einer Gemeinde, die jährlich mit 630'000 Franken zu den 25 mio beiträgt, gerade jetzt Stellung beziehen, da das Budget für 2020 diskutiert wird.

In den vergangenen Jahren übertrug der Kanton zusätzlich zu dieser Beitragslast nicht nur eine schier unbegrenzte Bürokratie auf die Gemeinden, sondern auch unzählige Funktionen, die vorher zu seinen Aufgabenbereichen gehört hatten. Das Resultat? Schwarze Zahlen für den Kanton, rote Zahlen für die Gemeinden. Und nicht nur das: bei all dieser Umverteilung hätte man wenigstens erwartet, dass der Kanton seinen Verwaltungsapparat endlich rationalisieren würde und dass die strukturellen Einsparungen umgesetzt würden, auf die wir seit Jahren warten. Aber nein. Im Budget 2020 ist eine Zunahme der laufenden Ausgaben von über 200 mio (+7%) vorgesehen! Aber keine Sorge, die Gemeinden zahlen ja, wenn es nötig ist: Ein Beispiel ist die Liegenschaftssteuer TUI, auf welche wir von einem Tag auf den anderen verzichten mussten. Für Ascona bedeutete dies einen Fehlbetrag von 2 mio, die zur Hälfte durch die Zunahme des Steuersatzes um 5 Punkte gedeckt wurden, zur Hälfte durch den Zugriff auf Ersparnisse – denn wenigstens die Gemeinden sind noch fähig zu sparen. Jedoch nicht genug. Wie eingangs bemerkt, sieht der Kanton nun nicht davon ab, die 25 mio willkürlich zu kassieren, obwohl er in den vergangenen 3 Jahren über 300 mio Gewinn erzielte. Und gegenüber der Initiative der Gemeinden zögert der Kanton und meint, es werde sich alles mit „Ticino 2020“ regeln. Glauben Sie daran? Ich nicht. Man denke auch nur an die in der Antwort auf eine Anfrage bestätigte Tatsache, dass nach Einreichung der Initiative der Kantonsrat versprach, einen Bericht zu verfassen. Inzwischen sind 9 Monate vergangen, doch auf die Geburt des Berichts warten wir noch! Handelt es sich um eine Spätgeburt oder wohl eher um das übliche Versteckspiel?

Glücklicherweise wurden bei den vergangenen kantonalen Wahlen viele Gemeindeverwalter gewählt, von denen ich erwarte, dass sie unsere Anliegen Ernst nehmen. Die Aufhebung der Abschöpfung würde die Lage ein wenig entschärfen und wieder zu einer entspannteren Beziehung und Zusammenarbeit zwischen Kanton und Gemeinden führen.

Luca Pissoglio